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venerdì 24 ottobre 2008

Miseria e... basta!

Ed eccoci a fine anno. Come di consueto, vista la crisi delle nostre casse e delle nostre tasche, si tenta la solita telefonata alla Corte d'appello per sapere se anche quest'anno si potrà sperare in un Natale NORMALE o al solito Natale austero che ci proietterà nell'universo dei prestiti delle finanziarie, visto che le banche oramai c'hanno chiuso i rubinetti.
Il tempo di fare testa o croce, la moneta cade però a terra e non si trova. Un'Euro in meno in tasca, "Brutto segno". Quindi incrociamo le dita, ma le dita oggi sono rigide e non ne vogliono sapere ad incrociarsi. Ahi, ahi! Telefonata alla Corte D'Appello. Dopo un'ora finalmente risponde l'incaricato. Ometto la parte della telefonata e passo al sodo: Natale austero cari colleghi, soldi finiti da un pezzo, hanno pagato solo i primi due mesi del 2008 e il Ministero non manda più soldi. Si riparte da fine febbraio 2009 per pagare le fatture di marzo 2008 a seguire. Tutto normale, tranquilli. Doppia umiliazione: non solo la miseria delle vacazioni scandalosamente basse, ma anche pagamenti con ritardi di oltre un anno. Basterebbe un concorso del Superenalotto da devolvere alle casse del Ministero in modo da pagarci e portarsi in pari. Troppo difficile? Quello che voglio farvi capire, cari colleghi, invece di pensare a litigare, pensiamo a cose serie, pensiamo solamente a come ci stanno considerando da decenni. Pensiamo che non è giusto che si anticipano soldi, si pagano tasse, e alla fine dopo 15-20 mesi appena ci viene liquidato il compenso è festa solo per il direttore della banca. Oggi come oggi sarebbe già qualcosa avere la serenità di TOTO' (nella foto) ma purtroppo siamo stati superati anche da lui come MISERIA!

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